Cassazione penale Sez. V sentenza n. 57035 del 18 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:57035PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il possesso di una carta d'identità contraffatta e la falsificazione di una patente di guida, mediante l'apposizione della propria fotografia su un documento intestato ad altra persona, integrano rispettivamente il reato di possesso di documento falso valido per l'espatrio, di cui all'art. 497-bis c.p., e il reato di falsità materiale in certificato amministrativo commesso da privato, di cui agli artt. 477 e 482 c.p. Tali condotte sono punibili anche in assenza di una concreta idoneità del documento falso a consentire l'espatrio o la circolazione in altri Paesi, essendo sufficiente l'attitudine del documento a ingannare la pubblica fede circa l'identità del suo possessore. La nozione di "documento falso valido per l'espatrio" di cui all'art. 497-bis c.p. si riferisce all'idoneità del documento a consentire al suo possessore di lasciare il territorio dello Stato che lo ha apparentemente emesso, a prescindere dalla sua validità per la circolazione in altri Paesi. Inoltre, l'apposizione della propria fotografia su una patente di guida intestata ad altra persona integra il delitto di falsità materiale in certificato amministrativo, di cui agli artt. 477 e 482 c.p., a prescindere dalla sussistenza di elementi che escludano la punibilità del fatto, come la falsificazione commessa all'estero in assenza della richiesta del Ministro della Giustizia ex art. 10 c.p., che integrerebbe il meno grave reato di uso di atto falso di cui all'art. 489 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SETTEMBRE Antonio - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandri - Rel. Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/12/2017 della CORTE APPELLO di VENEZIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa Tudino Alessandrina;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa Picardi Antonietta che ha concluso chiedendo l'inammissibilita'
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata, la Corte d'Appello di Venezia ha, in parziale riforma della…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.