Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25443 del 22 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:25443PEN

Massima

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Il dolo diretto, che si configura quando la realizzazione dell'evento lesivo si presenta all'agente come altamente probabile, anche se non costituisce lo scopo finale della sua azione, è compatibile con il delitto tentato di omicidio, a prescindere dal fatto che il reo persegua ulteriori finalità, come il blocco del mezzo e la costrizione degli occupanti a scendere. Pertanto, l'utilizzo di armi da guerra e la reiterazione degli spari contro un furgone portavalori, pur in presenza di un intento primario di rapina, integrano gli estremi del dolo diretto di tentato omicidio, in quanto il reo si è rappresentato come altamente probabile l'evento morte e vi ha comunque aderito. La contaminazione o l'alterazione dei reperti raccolti dalla polizia giudiziaria deve essere allegata e dimostrata, non potendo essere meramente ipotizzata, e la mancata partecipazione dei consulenti di parte a tutte le operazioni peritali non determina nullità quando essi siano stati messi nelle condizioni di presenziare alle attività iniziali e abbiano espressamente rinunciato a partecipare alle successive. Infine, il diniego delle attenuanti generiche e la determinazione della pena rientrano nella discrezionalità del giudice di merito, censurabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o arbitrarietà.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. PAZZI Alberto - rel. Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 191/2015 del 15.4.2016 della Corte di Appello di L'Aquila;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PAZZI Alberto;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa LORI Perla, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore dell'imputato, Avv. (OMISSIS) per l'Avv. (OMISSIS), che ha concluso chi…

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