Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25940 del 24 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:25940PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando la condotta reiterata di minacce, molestie e intrusioni nella sfera privata della vittima cagiona in quest'ultima un perdurante e grave stato di ansia o di paura per la propria incolumità, ovvero un fondato timore per la sicurezza propria o di un prossimo congiunto, oppure un'alterazione delle proprie abitudini di vita. La prova del nesso causale tra la condotta persecutoria e gli eventi di danno non può limitarsi alla mera dimostrazione dell'esistenza dell'evento, né basarsi sull'astratta idoneità della condotta a cagionarlo, ma deve essere concreta e specifica, tenendo conto delle concrete modalità della condotta e dei mutamenti effettivamente intervenuti nelle abitudini e negli stili di vita della vittima. Pertanto, la sentenza di condanna per il reato di atti persecutori può essere legittimamente fondata sull'accertamento di un grave e perdurante stato di ansia o paura nella vittima, attestato da elementi sintomatici come la diagnosi di disturbo post-traumatico da stress e il cambiamento della residenza, nonché sull'accertamento di un'alterazione delle abitudini di vita, come il cambiamento delle utenze telefoniche, degli indirizzi email e dei profili social, quando tali eventi siano stati causalmente ricollegati alle condotte reiterate di minacce, molestie e intrusioni nella sfera privata della persona offesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. SCOTTI ((omissis)) - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/05/2016 della CORTE APPELLO di BRESCIA
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/02/2017, la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIUSEPPE RICCARDI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. FILIPPI PAOLA, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ric…

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