Il Comune di Roma può, in virtù dell'art. 28, commi 15 e 16, del d.lgs. n. 114/1998, stabilire divieti e limitazioni all'esercizio del commercio in forma itinerante per motivi di tutela di aree aventi valore archeologico, storico, artistico e ambientale, nonché per ragioni di viabilità, di carattere igienico-sanitario o altre ragioni di pubblico interesse. Tali limitazioni, tuttavia, devono essere adeguatamente motivate e circoscritte alle sole aree effettivamente meritevoli di tutela, senza assumere carattere generalizzato e indifferenziato. In particolare, il divieto di esercizio del commercio itinerante può essere legittimamente imposto sull'intero territorio del Municipio I di Roma, in considerazione della straordinaria concentrazione di beni culturali e sedi istituzionali presenti in tale area, mentre non può essere esteso in modo indiscriminato agli altri Municipi, in assenza di una puntuale individuazione e motivazione dei siti di specifico interesse da tutelare. Analogamente, il divieto può essere legittimamente imposto entro una distanza di 200 metri dalle stazioni della metropolitana e delle ferrovie cittadine, per ragioni di sicurezza pubblica.