Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1019 del 2024

ECLI:IT:TARMI:2024:1019SENT

Massima

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Il ricorso giurisdizionale amministrativo può essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, qualora questa abbia espressamente rinunciato all'interesse alla decisione di merito. In tal caso, le spese del giudizio possono essere compensate tra le parti, in considerazione delle concrete modalità di definizione della lite. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente a ottenere una pronuncia di merito sul ricorso proposto determina l'improcedibilità del ricorso stesso. Ciò consente al giudice amministrativo di compensare le spese di lite tra le parti, tenuto conto delle specifiche circostanze che hanno condotto alla definizione della controversia. La massima giuridica si fonda sull'articolo 87, comma 4-bis, del Codice del processo amministrativo, che disciplina l'ipotesi di improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse. Essa esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto applicato dal giudice amministrativo nella fattispecie, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali o dettagli procedurali. Il linguaggio utilizzato è tecnico-giuridico, idoneo a rendere la massima autosufficiente e applicabile ad analoghi casi.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/04/2024

N. 01019/2024 REG.PROV.COLL.

N. 01281/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1281 del 2019, proposto da
MICHELE CAVEDONI, rappresentato e difeso dall'avvocato Niccolò Casinelli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

REGIONE LOMBARDIA, in persona del Presidente pro tempore, rappresentata e difesa dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso gli Uffici dell’Avvocatura regionale in Milano, Piazza Città di Lombardia, n. 1;

per l'annullamento

del comunicato regionale 20 marzo 2019, n. 38, adottato dalla Regione Lombardia - Direzione Generale Welfare (ivi compres…

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