Cassazione penale Sez. II sentenza n. 2482 del 20 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:2482PEN

Massima

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Il giudice, nell'applicare la pena concordata a seguito di richiesta di applicazione della pena su accordo delle parti ai sensi dell'art. 444 c.p.p., è tenuto a verificare soltanto l'assenza di cause di non punibilità di cui all'art. 129 c.p.p. e la correttezza della qualificazione giuridica dei fatti contestati, senza dover procedere ad una analitica motivazione in ordine alla congruità della pena, essendo sufficiente il richiamo alla gravità del reato e alla capacità a delinquere dell'imputato. La motivazione deve ritenersi adeguata anche laddove il giudice si limiti ad affermare che la pena concordata è "congrua", senza necessità di una più dettagliata esposizione dei criteri di cui all'art. 133 c.p. La facoltà di presentare motivi nuovi o aggiunti in sede di impugnazione incontra il limite del necessario riferimento ai motivi principali, dei quali i motivi ulteriori devono rappresentare mero sviluppo o migliore esposizione, non potendo essere ammessa l'introduzione di censure nuove in deroga ai termini tassativi entro i quali il ricorso va presentato. Inoltre, l'imputato non è legittimato a dolersi delle conseguenze della sua personale scelta di accesso ad un rito alternativo in luogo di un altro rito alternativo, che costituisce esercizio di una facoltà discrezionale rientrante tra le insindacabili espressioni del diritto di difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 11808/2013 GIUDICE UDIENZA PRELIMINARE di MILANO, del 29/10/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SERGIO BELTRANI;

lette le conclusioni del PG Dott. IZZO Gioacchino, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso, con le ulteriori statuizioni di legge.

rilevata la regolarita' degli avvisi di rito.

RITENUTO IN FATTO

Con la sentenza indicata…

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