Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 3906 del 29 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:3906PEN

Massima

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Il reato associativo finalizzato al traffico di stupefacenti si configura quando più soggetti si accordano stabilmente per realizzare un programma criminoso di importazione e commercializzazione di sostanze stupefacenti, anche attraverso specifici ruoli e compiti, senza che sia necessaria la prova di un'organizzazione gerarchica o di una rigida divisione dei compiti. La responsabilità del singolo partecipe può essere affermata sulla base di elementi indiziari, quali intercettazioni, sequestri di droga e condotte specifiche, anche se non direttamente coinvolto in tutte le fasi dell'attività illecita, purché emerga il suo contributo consapevole e volontario al perseguimento degli scopi dell'associazione. La condanna per il reato associativo non preclude l'autonoma punibilità di singoli episodi di traffico di droga, in quanto tali condotte, pur rientrando nell'ambito del programma criminoso, integrano distinti reati fine. Ai fini della determinazione della pena, il giudice deve individuare il reato più grave tra quelli contestati, senza che ciò comporti un bis in idem, e può applicare la disciplina della continuazione anche tra condanne definitive e non definitive, purché relative allo stesso contesto criminoso. La recidiva, quale circostanza aggravante, può essere ritenuta anche in presenza di condanne non definitive, salvo che queste siano successivamente annullate. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle circostanze attenuanti generiche, senza che il mancato riconoscimento di tale beneficio possa essere sindacato in sede di legittimità, se adeguatamente motivato, anche con riferimento alla limitatezza della collaborazione offerta dall'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. DI STEFANO P. - rel. Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 2451/2013 CORTE APPELLO di MILANO, del 25/11/2013;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 28/10/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DI STEFANO PIERLUIGI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. PINELLI Mario, che ha concluso per l'annullamento della sentenza nei confronti di (OMISSIS) limitatamente alla condanna per rea…

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