Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 13679 del 6 maggio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:13679PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso (art. 416-bis c.p.) non richiede necessariamente la commissione di delitti specifici da parte degli associati, essendo sufficiente che il sodalizio si avvalga della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà per il perseguimento di qualsiasi finalità illecita, anche attraverso attività economiche lecite ma realizzate con metodo mafioso. Pertanto, la partecipazione all'associazione può essere integrata anche dalla condotta di chi, pur non essendo formalmente affiliato, metta consapevolmente la propria attività a disposizione del sodalizio, condividendone metodi e obiettivi e contribuendo al rafforzamento del potere economico e criminale dell'organizzazione sul territorio. Il giudizio di penale responsabilità per il reato associativo deve essere fondato sulla valutazione complessiva degli elementi di fatto, quali i rapporti di frequentazione e di conoscenza tra l'imputato e gli altri appartenenti al gruppo, il suo coinvolgimento in attività illecite riconducibili all'associazione, la disponibilità dimostrata nei confronti del sodalizio, la consapevolezza del metodo mafioso utilizzato, a prescindere da un formale rito di affiliazione. Inoltre, la circostanza aggravante del carattere armato dell'associazione (art. 416-bis, comma 4, c.p.) è configurabile a carico di ogni partecipe che, pur non avendone effettiva consapevolezza, ignori per colpa il possesso di armi da parte degli associati, essendo sufficiente che tale detenzione sia desumibile da indicatori concreti, come la notoria disponibilità di strumenti di offesa in capo al sodalizio mafioso di riferimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TRONCI Andrea - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. GIORGI Maria Silvia - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO LA CORTE DI APPELLO DI TORINO;
nei confronti di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
nonche' da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(E ALTRI OMISSIS)
;
avverso la sentenza emessa dalla Corte di appello di Torino il 17/07/2018;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. SILV…

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