Il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza è il seguente: L'ordinanza di demolizione di un'opera edilizia abusiva, emessa ai sensi dell'art. 31 del D.P.R. n. 380/2001, è illegittima per violazione dell'obbligo di comunicazione di avvio del procedimento di cui all'art. 7 della legge n. 241/1990, qualora il termine di 90 giorni previsto per l'esecuzione della demolizione non sia rispettato. Ciò in quanto, in caso di annullamento per vizio formale, il provvedimento non potrebbe essere riadottato con il medesimo contenuto, essendo il termine di 90 giorni perentorio. Inoltre, la sanzione pecuniaria prevista dall'art. 31, comma 4-bis, del D.P.R. n. 380/2001 per l'inottemperanza all'ordine di demolizione può essere legittimamente applicata solo decorsi i 90 giorni dalla comunicazione dell'ingiunzione, non essendo sufficiente l'accertamento dell'inottemperanza in data antecedente. Il vincolo paesaggistico giustifica l'applicazione della sanzione pecuniaria nella misura massima, mentre la pendenza di una istanza di condono edilizio non incide sulla legittimità dell'ordine di demolizione, qualora l'opera abusiva non ne risulti oggetto.