Cassazione penale Sez. II sentenza n. 36246 del 17 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:36246PEN

Massima

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Il reato di truffa aggravata ai danni dell'INPS è integrato quando l'agente, avvalendosi di un apparato organizzativo criminoso composto da numerose persone che agiscono in maniera seriale con le medesime modalità, induce in errore l'ente previdenziale inducendolo a erogare indebitamente prestazioni assistenziali, cagionando un ingente danno patrimoniale, anche se successivamente risarcito. In tali casi, la particolare tenuità del fatto ex art. 131-bis c.p. non può essere riconosciuta, in quanto le modalità della condotta e l'entità del danno arrecato all'ente previdenziale, pur se integralmente risarcito, escludono la sussistenza dei presupposti per l'applicazione della causa di non punibilità, trattandosi di un fatto che, per le sue connotazioni, non può ritenersi di particolare tenuità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenic - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. DE SANTIS A. - rel. Consigliere

Dott. COSCIONI Giusepp - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
avverso la sentenza resa dalla Corte d'Appello di Salerno in data 31/1/2020;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del Cons. Dott. ((omissis));
letta la requisitoria del P.g., Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con l'impugnata sentenza la Corte d'Appello di Salerno, in riforma della decisione resa in data 15/11/2017 dal Tribunale di Nocera Inf…

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