Il mancato rispetto dei termini procedimentali e della conclusione espressa del procedimento di autorizzazione unica per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, nonché del procedimento di valutazione di impatto ambientale, da parte dell'amministrazione competente, integra una violazione degli obblighi di cui agli artt. 2 della L. n. 241/1990, 12 e 4 del d.lgs. n. 387/2003, 26, comma 1, del d.lgs. n. 152/2006 e 8, comma 1, della l.r. n. 21/2000, comportando la cessazione della materia del contendere solo a seguito dell'adozione dei provvedimenti conclusivi, con conseguente condanna dell'amministrazione alle spese di giudizio. L'amministrazione è infatti tenuta a concludere espressamente i procedimenti autorizzativi e di valutazione di impatto ambientale entro i termini previsti dalla legge, garantendo il rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, nonché del diritto del privato alla certezza e alla ragionevole durata del procedimento. Il mancato rispetto di tali obblighi, determinando una situazione di inerzia e di silenzio-inadempimento, lede la posizione giuridica del privato richiedente, il quale ha diritto di ottenere una decisione espressa entro i termini stabiliti. Pertanto, l'amministrazione è tenuta a concludere i procedimenti autorizzativi e di valutazione di impatto ambientivo relativi alla realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, adottando i provvedimenti conclusivi entro i termini di legge, al fine di garantire il corretto svolgimento dell'azione amministrativa e il rispetto dei diritti del privato.