Cassazione penale Sez. I sentenza n. 8117 del 20 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:8117PEN

Massima

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Il divieto di reformatio in peius impone al giudice di appello di non poter infliggere una pena più grave rispetto a quella comminata in primo grado, salvo i casi espressamente previsti dalla legge. Tale principio, di derivazione costituzionale, trova applicazione anche nel caso di giudicato progressivo, ove il giudice di appello, nel rideterminare la pena complessiva tenendo conto di precedenti condanne, non può comunque superare il limite edittale della pena più grave. Pertanto, il giudice di appello, nel calcolare la pena complessiva applicando il vincolo della continuazione, deve rispettare il divieto di reformatio in peius, senza poter infliggere una sanzione più severa di quella irrogata in primo grado. Tale principio, volto a tutelare il diritto di difesa e il legittimo affidamento del condannato, costituisce un limite invalicabile all'esercizio del potere sanzionatorio, imponendo al giudice di appello di non aggravare la posizione dell'imputato rispetto alla pronuncia di primo grado, salvo i casi tassativamente previsti dalla legge. La sua violazione determina l'annullamento della sentenza di secondo grado per erronea applicazione di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NOVIK ((omissis)) - Presidente

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso la sentenza n. 849/2013 della Corte di Appello di Salerno del 25/11/2016;
Visti gli atti ed il ricorso;
Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MINCHELLA Antonio;
Udito il Procuratore Generale, in persona del Dott. DI LEO Giovanni, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
Udito il difensore Avv. (OMISSIS) in sostituzione dell'Avv. (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimento dei motivi di ricorso.
RILEV…

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