Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 4573 del 2012

ECLI:IT:TARLAZ:2012:4573SENT

Massima

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Il conferimento di un ufficio direttivo giudiziario, quale la presidenza di un tribunale, deve avvenire nel rispetto dei principi di imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione, nonché sulla base di una valutazione comparativa dei titoli e delle attitudini dei candidati, volta ad individuare il soggetto maggiormente idoneo allo svolgimento delle funzioni direttive. L'amministrazione competente, nel procedere alla nomina, è tenuta a motivare adeguatamente la scelta effettuata, illustrando le ragioni per le quali il candidato prescelto è stato ritenuto il più meritevole. Il mancato rispetto di tali principi e criteri, ovvero l'insufficiente motivazione del provvedimento di nomina, determinano l'illegittimità dell'atto, che può essere impugnato dal candidato escluso dinanzi al giudice amministrativo. Questi, nell'esercizio del proprio sindacato, verifica la correttezza della procedura seguita e la congruità della motivazione addotta dall'amministrazione, annullando la nomina ove riscontri profili di illegittimità. Il giudice amministrativo, tuttavia, non può sostituirsi all'amministrazione nella valutazione comparativa dei titoli e delle attitudini dei candidati, essendo tale valutazione rimessa alla discrezionalità della pubblica amministrazione, salvo il caso in cui emerga un evidente e manifesto errore di giudizio. Pertanto, il conferimento di un ufficio direttivo giudiziario deve avvenire nel rispetto dei principi di imparzialità e buon andamento, mediante una motivata valutazione comparativa dei candidati, sindacabile dal giudice amministrativo sotto il profilo della legittimità.

Sentenza completa

N. 04436/2010
REG.RIC.

N. 04573/2012 REG.PROV.COLL.

N. 04436/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4436 del 2010, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del primo in Roma, v.le Carso, n.23;

contro

Ministero della giustizia, Consiglio Superiore della Magistratura, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, presso la cui sede domiciliano in Roma, via dei Portoghesi, n.12;

nei confronti di

((omissis)), rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso quest’ultima in Roma, via Asiago, n.8;

per l'annullamento

d…

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