Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 44850 del 30 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:44850PEN

Massima

Massima ufficiale
Ai fini della consumazione del reato di cui all'art. 336 cod. pen., l'idoneità della minaccia posta in essere per costringere il pubblico ufficiale a compiere un atto contrario ai propri doveri deve essere valutata con un giudizio "ex ante", tenendo conto delle circostanze oggettive e soggettive del fatto, con la conseguenza che l'impossibilità di realizzare il male minacciato, a meno che non tolga al fatto qualsiasi parvenza di serietà, non esclude il reato, dovendo riferirsi alla potenzialità costrittiva del male ingiusto prospettato. (Fattispecie relativa al lancio di un oggetto contundente contro le forze dell'ordine, impegnate nell'evitare scontri fra opposte tifoserie al termine di una partita di calcio).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. DI CASOLA Carlo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

SA. Al., nato ad (OMESSO);

avverso la sentenza emessa in data 12.03.2007 dalla Corte di Appello di Trieste;

esaminati gli atti, il ricorso e la sentenza impugnata;

udita in pubblica udienza la relazione svolta dal Consigliere Dott. PAOLONI Giacomo;

udito il Pubblico Ministero in persona del sostituto Procuratore Generale Dott. IACOVIELLO Francesco Mauro, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

A. All'esito del giudizio di p…

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