Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Nelle procedure di gara, la stazione appaltante può legittimamente fornire chiarimenti e precisazioni interpretative sulla lex specialis, anche in risposta a quesiti posti dai concorrenti, senza che ciò integri una modifica delle regole di gara, purché tali chiarimenti siano coerenti con i principi di tutela della concorrenza e di equivalenza delle soluzioni tecniche proposte. In particolare, l'amministrazione può ammettere soluzioni tecniche alternative a quelle espressamente indicate nel capitolato, purché garantiscano il medesimo livello di prestazioni e funzionalità richieste, in applicazione del principio di equivalenza di derivazione comunitaria. Inoltre, la valutazione circa la congruità di un'offerta caratterizzata da un ribasso significativo, ma comunque non superiore alla soglia di anomalia predeterminata dalla stazione appaltante, rientra nella sua discrezionalità e non necessita di specifica motivazione, salvo il caso in cui l'amministrazione ritenga di procedere alla verifica in relazione a specifiche circostanze rivelatrici del sospetto di anomalia.