Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7605 del 2019

ECLI:IT:TARLAZ:2019:7605SENT

Massima

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La pubblica amministrazione ha l'obbligo di concludere il procedimento amministrativo con un provvedimento espresso e motivato entro il termine previsto dalla legge, anche quando l'interessato abbia acquisito una situazione qualificata di affidamento sulla definizione della propria posizione giuridica in relazione alla disponibilità di un bene immobile e all'esercizio della propria attività imprenditoriale. Il silenzio-inadempimento dell'amministrazione, in violazione del principio di buona fede e del dovere di correttezza, determina l'illegittimità dell'inerzia e l'obbligo per l'amministrazione di provvedere sulla richiesta dell'interessato entro un termine perentorio, fermo restando la possibilità di richiedere la nomina di un commissario ad acta in caso di ulteriore inadempimento. Il mancato esercizio del potere discrezionale, quando non residuano margini di discrezionalità, non consente all'amministrazione di sottrarsi all'obbligo di provvedere, a tutela dell'affidamento ingenerato nell'interessato e del principio di certezza dei rapporti giuridici. L'amministrazione, pertanto, non può avvalersi dell'autotutela per revocare o annullare un provvedimento favorevole all'interessato, quando ciò comporterebbe la lesione del suo affidamento e la compromissione dell'esercizio della sua attività imprenditoriale, in assenza di prevalenti ragioni di interesse pubblico. In tali casi, l'amministrazione è tenuta a definire il procedimento con un provvedimento espresso e motivato, che riconosca la situazione giuridica dell'interessato e regoli la sua posizione in relazione al bene immobile, anche attraverso la stipula di un contratto di concessione del diritto di superficie o altra idonea modalità, al fine di garantire la stabilità e la continuità dell'esercizio della sua attività.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/06/2019

N. 07605/2019 REG.PROV.COLL.

N. 02357/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2357 del 2019, proposto da
Teknel S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via del Mascherino 72;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso l’Avvocatura Comunale in Roma, via del Tempio di Giove, 21;

per l'accertamento

dell'illegittimità del sil…

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