Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 50981 del 17 dicembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:50981PEN

Massima

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Il coinvolgimento stabile e organizzativo di un soggetto in un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, accertato sulla base di dichiarazioni di collaboratori di giustizia e di riscontri probatori oggettivi, come le intercettazioni, integra gravi indizi di colpevolezza che giustificano l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in ragione dell'esigenza di recidere efficacemente i legami associativi che hanno consentito la realizzazione della grave condotta delittuosa. La valutazione delle aggravanti previste dalla normativa sugli stupefacenti, pur se riconosciute dal giudice di merito, non incide sulla legittimità della misura cautelare, in assenza di un interesse specifico dell'indagato a contestarne l'applicazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SERPICO Francesco - Presidente

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 22015/2013 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 22/03/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELO CAPOZZI;

sentite le conclusioni del PG Dott. CANEVELLI Paolo che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

CONSIDERATO IN FATTO E RITENUTO IN DIRITTO

1. Con ordinanza del 22.3.2013 il T…

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