Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21013 del 19 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:21013PEN

Massima

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Il comportamento violento e minaccioso del coniuge nei confronti del partner, anche in relazione a procedimenti giudiziari in corso, integra il reato di violenza privata, essendo irrilevante la circostanza che il coniuge abbia sorpreso il partner in un presunto rendez-vous amoroso. La valutazione della credibilità dei testimoni e delle risultanze istruttorie, comprese le certificazioni mediche, rientra nel merito della decisione del giudice di merito, non sindacabile in sede di legittimità salvo insanabili illogicità o smentite provenienti da altri elementi probatori. Il ricorso che si limiti a riproporre la tesi difensiva già disattesa in sede di merito, senza evidenziare specifiche censure alla motivazione della sentenza impugnata, è inammissibile per mancanza di specificità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 289/2015 CORTE APPELLO di CAGLIARI, del 01/07/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 01/04/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO SETTEMBRE;
Udito il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione, dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
Udito, per l'imputato, l'avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'annullamento della sentenz…

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