Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7995 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:7995SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di demolizione di opere edilizie abusive è legittimo qualora l'amministrazione comunale, nell'esercizio dei propri poteri di vigilanza e controllo sull'attività edilizia, accerti la realizzazione di interventi in assenza o in difformità dal titolo abilitativo. In tali ipotesi, l'amministrazione è tenuta a ordinare la demolizione delle opere abusive, in quanto la tutela dell'interesse pubblico alla regolarità e conformità dell'attività edilizia prevale sull'interesse del privato alla conservazione delle opere realizzate illegittimamente. Tuttavia, il proprietario può contestare la legittimità del provvedimento di demolizione, deducendo eventuali vizi di legittimità, quali la carenza dei presupposti per l'adozione del provvedimento, l'erronea qualificazione giuridica dell'intervento come abusivo, ovvero l'eccesso di potere per sviamento, irragionevolezza o illogicità manifesta dell'azione amministrativa. In tali casi, il giudice amministrativo è chiamato a verificare la correttezza dell'operato dell'amministrazione, bilanciando l'interesse pubblico alla regolarità edilizia con il diritto del privato alla conservazione delle opere realizzate. Qualora il ricorrente dimostri l'insussistenza dei presupposti per l'adozione del provvedimento di demolizione, il giudice è tenuto ad annullare il provvedimento impugnato, ripristinando la situazione di fatto preesistente. Diversamente, ove sia accertata la legittimità dell'ordine di demolizione, il giudice deve respingere il ricorso, confermando la validità del provvedimento amministrativo.

Sentenza completa

N. 04157/2009
REG.RIC.

N. 07995/2015 REG.PROV.COLL.

N. 04157/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4157 del 2009, proposto da:
Nicola Alberto Polici, rappresentato e difeso dall'avv. Alessandro Graziani, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Francesco Capecci in Roma, via Cavour, n.211;

contro

Comune di Nepi, rappresentato e difeso dall'avv. Antonio D'Aloia, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Gianfranco Graziadei in Roma, via A. Gramsci, n.54;

per l'annullamento

- dell’ordinanza di sospensione dei lavori 17 febbraio 2009, n. 769/UR, emessa dal Comune di Nepi;

- del provvedimento n. 770/UT del 17 febbraio 2009, con cui il Comune di Ne…

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