Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha stabilito i seguenti principi di diritto: 1. La corretta determinazione del valore dei ribassi è fondamentale ai fini della determinazione del "fattore K" della formula che regolamenta l'adeguamento annuale delle tariffe autostradali, in quanto tale fattore esprime la variazione percentuale annua della tariffa che incide sulla remunerazione degli investimenti realizzati l'anno precedente. Pertanto, il concedente, nell'esercizio dei suoi poteri di vigilanza e controllo sulla corretta esecuzione del rapporto di concessione, deve poter verificare la corretta determinazione della percentuale di ribasso calcolata dal concessionario, al fine di evitare che il gestore superi la percentuale massima di affidamento infragruppo consentita dalla legge e ottenga impropriamente un indebito vantaggio in fase di determinazione dell'aggiornamento tariffario. 2. I criteri di similarità oggettiva, geografica e temporale individuati dalla circolare ANAS dell'11 maggio 2012 per la determinazione del ribasso percentuale da applicare negli affidamenti infragruppo sono ragionevoli e consentono al concedente di determinare in maniera razionale, nell'esercizio dei poteri di vigilanza sul rapporto concessorio, i ribassi applicabili. Tali criteri rispondono alla duplice esigenza di ricercare parametri di natura oggettiva in grado di esprimere in maniera significativa i principali caratteri dell'opera da affidare. 3. Le eventuali rettifiche conseguenti all'individuazione del ribasso d'asta definitivo devono intendersi come storni di natura contabile, eseguiti per assicurare il corretto livello tariffario, che determina l'equivalenza tra i ricavi da pedaggio e la spesa riconosciuta ai fini regolatori, al fine di pervenire ad una tariffa di equilibrio, tale da evitare il rischio che alla concessionaria vengano attribuiti ricavi maggiori rispetto a quelli spettanti, ovvero insufficienti rispetto alla spesa sostenuta. 4. Il termine previsto dall'art. 20, comma 11, della convenzione per l'approvazione della perizia di variante non appare connotato da perentorietà, e il differimento dei tempi di approvazione non comporta alcuna conseguenza nel rapporto tra Concedente e Concessionario, in quanto l'art. 11, comma 2, prevede che il piano economico finanziario è ulteriormente aggiornato alla scadenza di ogni periodo regolatorio di durata quinquennale.