Cassazione penale Sez. I sentenza n. 35355 del 21 settembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:35355PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'emissione di un provvedimento cautelare, deve compiere un'attenta analisi critica degli elementi probatori disponibili, coordinandoli in un organico quadro interpretativo che consenta di attribuire a tali elementi il requisito della gravità, nel senso che essi siano reputati conducenti, con un elevato grado di probabilità, rispetto al tema di indagine concernente la responsabilità dell'indagato. Tale valutazione, che verte sul grado di inferenza degli indizi e sulla loro attitudine dimostrativa in termini di qualificata probabilità di colpevolezza, pur non raggiungendo la certezza, deve essere sorretta da una motivazione esauriente ed immune da vizi logici e giuridici, la quale supera il vaglio di legittimità demandato alla Corte di Cassazione, il cui sindacato non può attingere l'intrinseca consistenza delle valutazioni riservate al giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. GRANERO Francantonio - Consigliere

Dott. CANZIO Giovanni - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PE. DA. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 12/02/2007 TRIB. LIBERTA' di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CASSANO MARGHERITA;

sentite le conclusioni del P.G. che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con ordinanza del 13-15 febbraio 2007 il Tribunale di Palermo, costituito ex articolo 309 c.p.p., in parziale accoglimento dell'istanza di riesame avanzata da…

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