Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 2468 del 2020

ECLI:IT:TARPA:2020:2468SENT

Massima

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La pubblica amministrazione è tenuta a concludere, mediante l'adozione di un provvedimento espresso, i procedimenti che conseguono obbligatoriamente a un'istanza dell'interessato, nel rispetto del termine previsto dalla legge. Il mancato esercizio di tale obbligo integra un'ipotesi di silenzio-inadempimento, che legittima il ricorrente a chiedere l'accertamento dell'illegittimità del silenzio e l'ordine all'amministrazione di provvedere, positivamente o negativamente, entro un termine perentorio. In caso di perdurante inerzia, il giudice amministrativo può nominare un commissario ad acta affinché provveda in via sostitutiva. Il principio di buon andamento e imparzialità della pubblica amministrazione, sancito dall'art. 97 Cost., impone alle autorità competenti di esaminare con tempestività le istanze presentate dai cittadini, garantendo loro una risposta espressa, motivata e conforme a legge. Il rispetto di tale obbligo, oltre a tutelare la posizione giuridica del richiedente, assicura la trasparenza e l'efficienza dell'azione amministrativa, in ossequio ai canoni di buona amministrazione. Pertanto, il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione sull'istanza dell'interessato, in assenza di una valida giustificazione, integra una violazione dei principi di legalità, imparzialità e buon andamento che devono informare l'attività dei pubblici uffici, comportando l'annullamento del silenzio e l'ordine di provvedere.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/11/2020

N. 02468/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00472/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 472 del 2020, proposto da -OMISSIS-, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da registri di giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Palermo, via ((omissis)), n. 56;

contro

Ministero della giustizia e Ministero dell’economia e delle finanze, in persona dei rispettivi Ministri
pro tempore
, rappresentati e difesi dall’Avvocatura distrettuale dello Stato di Palermo, presso i cui uffici in via ((omissis)), n. 6, sono domiciliati per legge;

per l’accertamento

dell’illegittimità del silenzio mantenuto sull’istanza prot. n. 2600 del 15 m…

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