Il ricorso avverso il silenzio serbato dalla Pubblica Amministrazione sull'istanza di emersione dal lavoro irregolare è soggetto al termine di decadenza di un anno dalla scadenza del termine di conclusione del procedimento, computato secondo la disciplina vigente ratione temporis. Pertanto, il ricorso proposto oltre tale termine è irricevibile per tardività, non potendo l'Amministrazione essere obbligata a provvedere su un'istanza per la quale è ormai decorso il termine per l'impugnazione del silenzio. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che il termine di decadenza per l'impugnazione del silenzio serbato dalla P.A. sull'istanza di emersione dal lavoro irregolare decorre dalla scadenza del termine di conclusione del procedimento, computato secondo la disciplina vigente al momento della presentazione dell'istanza, e non può essere superato, a pena di irricevibilità del ricorso per tardività. Tale principio si fonda sulla necessità di garantire la certezza dei rapporti giuridici e l'efficienza dell'azione amministrativa, evitando che l'inerzia della P.A. possa essere contestata sine die. La massima giuridica esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto enunciato dalla sentenza, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico.