Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18293 del 2 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:18293PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare di cui all'art. 282-ter c.p.p. può essere impugnato esclusivamente mediante ricorso per cassazione, ai sensi dell'art. 311, comma 4, c.p.p., al fine di dedurre vizi di legittimità relativi al titolo del reato, all'esistenza della flagranza e all'osservanza dei termini, mentre i motivi inerenti alla sussistenza degli indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari devono essere dedotti mediante l'impugnazione dell'eventuale ordinanza applicativa della misura cautelare, che conserva autonomia ai fini del regime di impugnazione. L'impugnazione del provvedimento di convalida dell'arresto, ai sensi degli artt. 309 o 310 c.p.p., è inammissibile, in quanto tale provvedimento è autonomo rispetto all'ordinanza cautelare e può essere impugnato esclusivamente con ricorso per cassazione, ai sensi dell'art. 391, comma 4, c.p.p., per dedurre vizi di legittimità relativi al titolo del reato, all'esistenza della flagranza e all'osservanza dei termini. Pertanto, il ricorso proposto avverso l'ordinanza che ha dichiarato inammissibile la richiesta di annullamento del provvedimento di convalida dell'arresto è inammissibile, in quanto il mezzo di gravame utilizzato non è consentito dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 5/10/2015 del Tribunale di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con l'ordinanza impugnata il Tribunale di Milano, in funzione di giudice del riesame, ha confermat…

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