Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 46808 del 25 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:46808PEN

Massima

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Il giudice di prevenzione, nell'applicare misure di prevenzione personali e patrimoniali nei confronti di soggetti ritenuti socialmente pericolosi per la loro appartenenza ad associazioni di tipo mafioso, può fondare il proprio giudizio di pericolosità qualificata su elementi diversi dalla condanna penale definitiva, purché tali elementi siano sintomatici del coinvolgimento del proposto nella gestione dei proventi illeciti dell'attività della "famiglia" mafiosa di appartenenza. A tal fine, il giudice può rivalutare nel giudizio di prevenzione gli indizi emersi in precedenti procedimenti penali, anche se non sfociati in condanna, purché adeguatamente motivati in relazione alla loro idoneità a dimostrare la perdurante pericolosità sociale del soggetto. Inoltre, ai fini dell'applicazione di misure di prevenzione nei confronti di appartenenti ad associazioni di tipo mafioso, non è necessaria una particolare motivazione in punto di attuale pericolosità, una volta che l'appartenenza risulti adeguatamente dimostrata e non sussistano elementi dai quali ragionevolmente desumere che essa sia venuta meno per effetto del recesso personale, non essendo dirimente a tal fine il mero decorso del tempo dall'adesione al gruppo o dalla concreta partecipazione alle attività associative. Infine, in tema di misure patrimoniali, il giudice di prevenzione può legittimamente disporre la confisca di beni il cui valore risulti sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati e agli altri elementi reddituali legittimi accertati, anche in assenza di una prova diretta della provenienza illecita dei fondi impiegati per l'acquisto, purché tale sproporzione sia adeguatamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nata a (OMISSIS), quale interveniente;
avverso il decreto del 5/11/2014 della Corte di appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e i ricorsi;
sentita la relazione svolta dal consigliere Dott. CALVANESE Ersilia;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ANIELLO Roberto, che ha concluso chiedendo che i ricorsi siano dichiarati inammissibili.
RITENUTO IN FATTO
1. Co…

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