Cassazione penale Sez. III sentenza n. 3260 del 25 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:3260PEN

Massima

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Il reato di violenza sessuale di cui all'art. 609-bis c.p. può essere integrato anche in assenza di contatto fisico diretto tra l'agente e la vittima, essendo sufficiente che l'atto abbia coinvolto la corporeità sessuale della persona offesa e sia finalizzato a soddisfare o eccitare l'istinto sessuale dell'autore. Pertanto, la condotta di chi, mediante minaccia o violenza, costringa un minore a compiere atti di autoerotismo, realizzando e diffondendo materiale pedopornografico, integra il delitto di cui all'art. 609-bis c.p. e non la meno grave fattispecie di cui all'art. 600-ter c.p., comma 4 o 3. Ai fini della concessione della circostanza attenuante della minore gravità del fatto di cui all'art. 609-bis, comma 3 c.p., il giudice deve effettuare una valutazione globale della condotta, tenendo conto dei mezzi utilizzati, delle modalità esecutive, del grado di coartazione della vittima, delle sue condizioni fisiche e psichiche, nonché del rapporto di fiducia e protezione che lega l'autore del reato alla vittima. In particolare, la reiterazione degli abusi e il rapporto di genitorialità tra autore e vittima escludono la possibilità di riconoscere tale attenuante, in quanto sintomatici di una grave compressione della libertà sessuale del minore. Inoltre, il danno psicologico subito dalla vittima, accertato in concreto, costituisce un ulteriore elemento ostativo all'applicazione della circostanza attenuante.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
Lette le conclusioni del PG Dott. ANGELILLIS CIRO;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita' del ricorso;
Lette le conclusioni del difensore;
Il difensore, avv. (OMISSIS), conclude per l'accoglimento del ricorso;
Ricorso trattato ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, ex articolo 23, comma 8.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza del 5 aprile 2022 la Corte di appello di Brescia ha confermato la condanna inflitta il 14 maggio 2021…

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