Il concorso nella bancarotta fraudolenta per distrazione si configura quando più soggetti, legati da stretti vincoli personali e familiari, pongono in essere una condotta unitaria e concertata finalizzata a sottrarre fraudolentemente il patrimonio della società fallita, anche attraverso la cessione di beni a prezzi non congrui rispetto al valore di mercato, al fine di sottrarre garanzie ai creditori. Tali condotte, anche se poste in essere in momenti successivi alla distrazione iniziale, sono rilevanti ai fini della configurazione del reato di bancarotta fraudolenta per distrazione, in quanto espressione di un disegno unitario e concertato tra i diversi protagonisti, come dimostrato dalla logica concatenazione delle vicende e dai vincoli di parentela o convivenza tra gli stessi. Pertanto, il concorso nel reato di bancarotta fraudolenta per distrazione può essere ravvisato anche nei confronti di soggetti che, pur non essendo materialmente autori della condotta distrattiva iniziale, abbiano comunque contribuito, attraverso successivi atti e comportamenti, alla realizzazione del disegno criminoso, dimostrando la consapevolezza di favorire la famiglia in danno della fallita.