Consiglio di Stato sentenza n. 1736 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:1736SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il provvedimento interdittivo antimafia, adottato dalla Prefettura sulla base di elementi indiziari di infiltrazione mafiosa, può essere oggetto di impugnazione giurisdizionale da parte dell'interessato. Tuttavia, la sopravvenuta carenza di interesse alla decisione dell'appello, dovuta alla presentazione di una nuova istanza di revoca del provvedimento interdittivo, comporta la dichiarazione di improcedibilità del ricorso. Il giudice amministrativo, in tali casi, deve limitarsi a prendere atto della sopravvenuta carenza di interesse, senza entrare nel merito delle censure sollevate avverso il provvedimento impugnato, compensando le spese del giudizio di appello. La tutela della riservatezza delle parti coinvolte impone inoltre l'oscuramento delle generalità dell'appellante nella sentenza.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/02/2024

N. 01736/2024REG.PROV.COLL.

N. 01512/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello numero di registro generale 1512 del 2020, proposto dalla -OMISSIS-, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia,

contro

- l’Ufficio Territoriale del Governo di Napoli, in persona del legale rappresentate
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria
ex lege
in Roma, via dei Portoghesi, 12;
i Ministeri dell’Interno, dell’Economia e della Difesa, in persona dei Ministri
pro tempore
, non costituiti in giudizio;

per la riforma

de…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.