Cassazione penale Sez. I sentenza n. 23602 del 5 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:23602PEN

Massima

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Il dolo omicidiario può essere desunto dalle modalità oggettive della condotta, quali la natura e la localizzazione delle lesioni, l'intensità e la forza di penetrazione dei colpi, la posizione reciproca tra imputato e parte offesa, il mezzo utilizzato, anche in assenza di esplicite ammissioni da parte dell'imputato, senza che lo stato di ubriachezza dell'agente possa di per sé escludere la sussistenza dell'elemento soggettivo del reato, qualora le circostanze concrete depongano per l'intenzionalità dell'evento. Ai fini della configurabilità del tentato omicidio, l'idoneità degli atti deve essere valutata con giudizio ex ante, tenendo conto delle circostanze in cui opera l'agente e delle modalità dell'azione, in modo da determinarne la reale adeguatezza causale e l'attitudine a creare una situazione di pericolo attuale e concreto di lesione del bene protetto. Pertanto, la scelta di qualificare il fatto come tentato omicidio, anziché come lesioni personali, può ritenersi corretta laddove le modalità dell'aggressione, la reiterazione dei colpi, la tipologia dell'arma utilizzata e la localizzazione delle ferite siano tali da far ritenere sussistente l'elemento soggettivo del dolo alternativo, senza che rilevi la mancata realizzazione dell'evento morte.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 637/2012 CORTE APPELLO di VENEZIA, del 25/09/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/12/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO CAVALLO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IACOVIELLO ((omissis)) che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 18 luglio 2011 il Giudice per le indagini preliminari del Tri…

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