La mancata notifica dell'avviso di fissazione dell'udienza di appello al difensore nominato dall'imputato, ancorché successivamente revocato ma non formalmente sostituito, determina la nullità assoluta della sentenza, in quanto viola il diritto di difesa dell'imputato, garantito dall'articolo 24 della Costituzione e dagli articoli 178, 179, 180 e 601 del codice di procedura penale. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione è che il mancato avviso al difensore, anche se successivamente revocato ma non formalmente sostituito, comporta la nullità della sentenza, in quanto lede il diritto di difesa dell'imputato, essendo il difensore il soggetto titolare del diritto di partecipare al processo e di essere informato di tutti gli atti processuali rilevanti. Tale principio è volto a garantire il pieno esercizio del diritto di difesa, quale corollario del principio del giusto processo e del contraddittorio, sanciti dalla Costituzione e dalla normativa processuale penale. La Corte di Cassazione, nel pronunciare l'annullamento della sentenza con rinvio, ha inteso preservare il diritto di difesa dell'imputato, rimettendo la decisione ad un nuovo giudizio di appello, nel quale il difensore nominato, ancorché successivamente revocato, dovrà essere correttamente informato e posto in condizione di partecipare.