Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 1565 del 2024

ECLI:IT:TARPA:2024:1565SENT

Massima

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Il mancato esercizio del potere di acquisizione sanante da parte della pubblica amministrazione, nonostante la richiesta del proprietario del bene illegittimamente occupato, integra un inadempimento dell'obbligo di provvedere che legittima l'azione giudiziaria volta all'accertamento di tale obbligo e alla nomina di un commissario ad acta per l'adozione del provvedimento dovuto. L'amministrazione, infatti, è tenuta a valutare e ponderare gli interessi in gioco, optando per l'acquisizione del bene o per la sua restituzione, entro un termine ragionevole, non potendo protrarre sine die l'occupazione abusiva in violazione dei principi di certezza e stabilità del quadro regolatorio. Qualora l'amministrazione rimanga inerte, il giudice amministrativo può nominare un commissario ad acta affinché provveda all'esercizio dei poteri previsti dalla legge, sia nel senso dell'acquisizione che nel senso della restituzione del bene, senza poter sostituire la propria valutazione a quella dell'autorità competente. L'azione contro il silenzio-inadempimento è esperibile anche con riferimento alle istanze volte a sollecitare l'adozione del provvedimento di acquisizione sanante, non essendo preclusa dalla scadenza del termine annuale di cui all'art. 31, comma 2, c.p.a., atteso che tale termine ha natura meramente processuale e non incide sulla posizione sostanziale del ricorrente. Inoltre, l'occupazione senza titolo di un terreno da parte della pubblica amministrazione configura un illecito permanente, la cui cessazione si verifica solo con l'adozione del provvedimento di acquisizione o di restituzione del bene, non potendo rilevare ai fini dell'usucapione il mero decorso del tempo, in assenza di idonei rimedi a tutela del diritto di proprietà. Infine, l'art. 42-bis del D.P.R. n. 327/2001, che disciplina l'acquisizione sanante, trova applicazione anche ai procedimenti avviati anteriormente alla sua entrata in vigore, non potendo essere esclusa tale possibilità in ragione della data di inizio dell'occupazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/05/2024

N. 01565/2024 REG.PROV.COLL.

N. 01553/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1553 del 2023, proposto da
((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Gela, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l’accertamento

DELL’ILLEGITTIMITÀ DEL SILENZIO SERBATO DALL’AMMINISTRAZIONE INTIMATA SULL’ISTANZA DI DEFINIZIONE DEL PROCEDIMENTO RELATIVO A TERRENI OCCUPATI
SINE TITULO
;

e per l’accertamento

D…

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