Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 41097 del 4 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:41097PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso si configura quando il soggetto si trovi in rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, assumendo un ruolo dinamico e funzionale nel perseguimento dei comuni fini criminosi, rimanendo a disposizione dell'ente. Tale partecipazione può essere desunta da indicatori fattuali gravi, precisi e concordanti, come i comportamenti tenuti nelle fasi di "osservazione" e "prova", l'affiliazione rituale, l'investitura della qualifica di "uomo d'onore", la commissione di delitti-scopo, oltre a molteplici e significativi "facta concludentia", idonei a dare la sicura dimostrazione della costante permanenza del vincolo associativo, senza che sia necessaria la prova di specifiche attività di tipo mafioso poste in essere dal singolo partecipe. Inoltre, la circostanza aggravante della disponibilità di armi da parte dell'associazione mafiosa è configurabile a carico di ogni partecipe che ne sia consapevole o lo ignori per colpa, in quanto la stabile dotazione di armi costituisce fatto notorio non ignorabile. Infine, nel caso di condotta associativa iniziata prima dell'entrata in vigore di una normativa sanzionatoria più severa e proseguita anche successivamente, si applica la disciplina in vigore al momento della cessazione della condotta, trattandosi di un unico reato permanente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - rel. Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 684/2011 CORTE APPELLO di CALTANISSETTA, del 19/10/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/09/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELO CAPOZZI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'Angelo Giovanni, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

udito il difensore avv. (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

CONSIDERATO IN FA…

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