Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1077 del 9 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:1077PEN

Massima

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Il rilascio di ricevute di versamento in conto corrente postale da parte di un dipendente dell'ufficio postale, anche a seguito della trasformazione dell'ente in società per azioni, integra il reato di falsità materiale in atto pubblico commessa da privato, in quanto il dipendente postale riveste la qualifica di pubblico ufficiale nell'attività connessa alla riscossione delle somme versate in tali conti, trattandosi dell'esercizio di poteri certificativi che si esplicano attraverso il rilascio di documenti aventi efficacia probatoria. Inoltre, l'uso di uno strumento assimilabile, per la funzione ad esso assegnata, al "sigillo" dell'ufficio postale, al fine di produrre l'impronta figurante sulle ricevute in questione, configura il reato di uso di pubblici sigilli contraffatti, ai sensi dell'art. 468 c.p., e non la mera contraffazione delle impronte di una pubblica certificazione, ai sensi dell'art. 469 c.p. Tuttavia, il reato di truffa aggravata, contestato per aver indotto gli stranieri extracomunitari a versare somme non dovute, deve essere dichiarato estinto per prescrizione, applicando la disciplina più favorevole previgente, in quanto il massimo della pena applicabile non sarebbe stato superiore a cinque anni di reclusione, tenuto conto dell'aumento per la recidiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietro - rel. Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 3353/2008 CORTE APPELLO di GENOVA, del 02/03/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 06/11/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIETRO DUBOLINO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. Stabile, che ha concluso per il rigetto del ricorso, e sentito, per il ricorrente, l'avv. (OMISSIS), il quale ha insistito per l'accoglimento.

RILEVATO IN FATTO…

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