Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da Immobiliare Daniela S.r.l. contro il Comune di Vicenza, ha affermato il seguente principio di diritto: La decadenza quinquennale delle previsioni di espansione contenute nel Piano degli Interventi, prevista dall'art. 18, comma 7 della legge regionale n. 11/2004, trova applicazione anche alle aree per le quali non sia stata presentata alcuna proposta di piano attuativo prima dell'entrata in vigore della legge regionale n. 14/2017, che ha introdotto la possibilità di chiedere la proroga di tale termine. Pertanto, il Comune non ha applicato retroattivamente la disciplina, essendo la decadenza già prevista nella precedente formulazione della norma. Inoltre, a seguito della decadenza delle previsioni di espansione, il Comune ha correttamente inserito l'area della ricorrente in una specifica zona periurbana interclusa, senza essere tenuto a qualificarla come "zona bianca" ai sensi dell'art. 33 della l.r. 11/2004, avendo adottato una nuova disciplina urbanistica per l'area entro il termine di 180 giorni previsto dalla legge. La motivazione adottata dal Comune nel respingere l'osservazione della ricorrente, volta a ottenere la riperimetrazione dell'ambito per consentirle di presentare autonomamente un piano attuativo, è stata ritenuta adeguata, in quanto ha esaminato la richiesta e l'ha ritenuta in contrasto con gli interessi e le considerazioni generali poste a base della formazione del piano. Infine, il Tribunale ha escluso la violazione degli artt. 5 e 18 della l.r. 11/2004 in merito alla partecipazione della ricorrente alla fase prodromica di adozione del Piano degli Interventi, in quanto tali norme riguardano il confronto e la concertazione con altri enti pubblici e associazioni, mentre la partecipazione dei privati interessati è prevista nella fase successiva all'adozione e prima dell'approvazione definitiva dello strumento urbanistico.