Cassazione penale Sez. III sentenza n. 28265 del 10 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:28265PEN

Massima

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Il titolare di un'attività commerciale che immette in commercio un prodotto alimentare con etichettatura non corrispondente alla sua effettiva composizione è responsabile per il reato di frode in commercio, anche qualora non abbia avuto consapevolezza della difformità, in quanto su di lui grava l'obbligo di effettuare controlli accurati e sistematici sulle materie prime utilizzate e sui prodotti finiti, al fine di evitare la commercializzazione di alimenti adulterati o contraffatti. Tale obbligo di controllo non può essere limitato a verifiche a campione, ma deve essere svolto in maniera capillare su tutto il quantitativo, essendo insufficiente l'adozione di un mero piano di autocontrollo aziendale. La mancata certificazione SINAL del laboratorio che ha eseguito le analisi non inficia la validità delle stesse, in quanto la conformità del metodo utilizzato alla normativa comunitaria è sufficiente a garantire l'attendibilità dei risultati, a prescindere dalla formale accreditazione del centro di analisi. Inoltre, eventuali irregolarità nella conservazione dei campioni prelevati non incidono sull'esito delle analisi, qualora sia comunque accertata l'identità e la provenienza del prodotto sottoposto a controllo, anche in assenza di una perfetta sigillatura. In tali ipotesi, il titolare dell'attività commerciale non può invocare a propria discolpa l'assenza di dolo, essendo sufficiente la responsabilità a titolo di colpa per la mancata adozione delle cautele necessarie a prevenire la commercializzazione di alimenti non conformi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. CORDOVA Agostino - Consigliere

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. AMOROSO Giovanni - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) ZA. SA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 17/10/2007 TRIBUNALE di RAGUSA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CORDOVA AGOSTINO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. BUA Francesco Marco, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore avv. Correra Carlo di Salerno.

SVO…

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