Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9721 del 5 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:9721PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando l'agente pone in essere una pluralità di condotte reiterate di minaccia o molestia, tali da cagionare nella vittima un perdurante e grave stato di ansia o di paura, ovvero da alterarne le abitudini di vita. La reiterazione delle condotte, per risultare persecutoria, non necessita di un apprezzabile arco temporale, essendo sufficiente che le stesse, considerate unitariamente, siano idonee a ingenerare nella vittima un progressivo stato di disagio e di prostrazione psicologica, tale da dare luogo a uno degli eventi delineati dalla norma incriminatrice. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che la condotta sia rivolta esclusivamente alla persona offesa, essendo sufficiente che essa sia diretta anche ad altri familiari, qualora risulti idonea a cagionare nella vittima il timore per la propria incolumità o quella dei propri congiunti. L'elemento soggettivo del dolo è integrato dalla volontaria reiterazione delle condotte, anche a seguito di interventi delle forze dell'ordine, e dalla consapevolezza della loro idoneità a determinare gli eventi previsti dalla fattispecie. Il giudice di merito può escludere il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche sulla base di una motivazione che dia conto della rimarchevole offensività della condotta, senza necessità di un'analitica valutazione di tutti i fattori indicati dall'art. 133 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria T - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/07/2017 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa BELMONTE MARIA TERESA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. DALL'OLIO MARCO, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita';
LA DIFESA DELL'IMPUTATO CHIEDE L'ANNULLAMENTO SENZA RINVIO PER PRESCRIZIONE.
RITENUTO IN FATTO
1. Con…

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