La regolarizzazione dell'occupazione sine titulo di un alloggio di edilizia residenziale pubblica è ammissibile qualora l'occupazione sia iniziata in data anteriore al 23 maggio 2014, anche se il nucleo familiare occupante comprendeva soggetti aventi titolo al subentro nell'assegnazione, purché tale diritto non sia stato esercitato. Ai fini della regolarizzazione, rileva esclusivamente la data di inizio dell'occupazione sine titulo, comprovata attraverso censimento reddituale, certificazione anagrafica o verbale di accertamento della polizia locale, senza che assuma rilievo la successiva permanenza nell'alloggio di soggetti legittimati al subentro nell'assegnazione, ove tale subentro non sia stato richiesto. L'amministrazione comunale non può pertanto negare la regolarizzazione in favore dell'occupante sine titulo sulla base della mera permanenza nell'alloggio di soggetti aventi diritto al subentro, ove tale diritto non sia stato esercitato, dovendosi esclusivamente verificare la sussistenza dei requisiti di cui all'art. 141 della L.R. n. 1/2020, tra cui la protrazione dell'occupazione sine titulo da data anteriore al 23 maggio 2014. L'amministrazione comunale è tenuta a rinnovare la valutazione dell'istanza di regolarizzazione, verificando la sussistenza di tutti i presupposti normativi, diversi da quello oggetto del presente giudizio.