Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19338 del 6 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:19338PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza può essere legittimamente applicata quando emergano elementi indiziari qualificati e persistenti nel tempo, idonei a dimostrare la pericolosità sociale del soggetto, anche in assenza di una sentenza di condanna, purché tali elementi siano adeguatamente motivati dal giudice di merito senza che il mero rilievo di una precedente condanna per reato lieve o la mancata valutazione di eventuali sproporzioni tra risorse e tenore di vita possano inficiare la legittimità del provvedimento, il quale deve essere valutato complessivamente sulla base di un quadro indiziario grave e concordante, senza che assumano rilievo decisivo eventuali spiegazioni alternative fornite dall'interessato in ordine ai contatti con soggetti dediti al traffico di stupefacenti o all'esercizio di attività lavorativa, atteso che tali elementi non sono di per sé incompatibili con l'accertata pericolosità sociale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso il decreto del 28/11/2011 della Corte d'appello di Palermo R.G. 60/2011;

visti gli atti, il provvedimento impugnato, il ricorso e le richieste del Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), di annullamento con rinvio;

udita in Camera di Consiglio la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis)).

RITENUTO IN FATTO

1. Con decreto del 28/11/2011, la Corte d'appello di Palermo, in parziale riforma del provvedi…

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