Cassazione penale Sez. II sentenza n. 37144 del 22 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:37144PEN

Massima

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Il falso per induzione in atto pubblico, commesso in concorso con altri soggetti, integra un reato grave e complesso, caratterizzato dalla condotta fraudolenta diretta a indurre in errore il pubblico ufficiale (notaio) sulla veridicità di fatti rilevanti ai fini della stipula di un atto negoziale, al fine di conseguire un ingiusto profitto mediante la realizzazione di una pluralità di reati di falso, tentata truffa e ricettazione. La responsabilità penale per tali condotte si estende a tutti i concorrenti, anche se non direttamente autori materiali di singoli atti, in virtù del loro contributo causale alla realizzazione del disegno criminoso comune. Tuttavia, l'accertamento della responsabilità individuale richiede un'attenta valutazione delle prove, non potendosi prescindere dalla puntuale dimostrazione del ruolo e del contributo effettivamente apportato da ciascun imputato, anche in relazione alla contestata aggravante del falso in atto pubblico. In particolare, ove emergano incertezze o lacune probatorie circa l'identificazione di uno degli imputati o il suo effettivo coinvolgimento, il giudice è tenuto a motivare in modo esaustivo le ragioni per le quali ritiene comunque sussistente la sua responsabilità, non potendo fondarsi su mere presunzioni o congetture. Diversamente, la sentenza di condanna risulterà viziata per carenza di motivazione, con conseguente annullamento e rinvio per un nuovo giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. DE SANTIS Anna Maria - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - rel. Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
1) (OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
2) (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
3) (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 13/09/2018 dalla Corte d'Appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Vittorio Pazienza;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. SECCIA Domenico, che ha concluso chiedendo l'annullamento della sentenza impugnata limitatamente alla vi…

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