Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 1524 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:1524SENT

Massima

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Il potere di annullamento in autotutela di un provvedimento amministrativo, pur essendo astrattamente esercitabile anche a distanza di molti anni dalla sua adozione, deve essere esercitato entro un "termine ragionevole" e nel rispetto del legittimo affidamento maturato nel frattempo dal destinatario del provvedimento. Pertanto, l'annullamento in autotutela di una concessione edilizia in sanatoria, adottato a distanza di oltre 27 anni dalla sua emanazione, senza che vi siano ragioni di particolare gravità che giustifichino il ritardo, è illegittimo per violazione dell'art. 21-nonies della legge n. 241/1990, in quanto determina un inaccettabile sacrificio del legittimo affidamento del titolare del provvedimento annullato. Il principio di tutela dell'affidamento del privato, infatti, impone limiti all'esercizio del potere di autotutela da parte della pubblica amministrazione, soprattutto quando il provvedimento da annullare sia ormai consolidato da un lungo lasso di tempo e abbia ingenerato nel destinatario un ragionevole convincimento sulla stabilità della propria posizione giuridica. In tali casi, l'interesse pubblico all'annullamento deve essere adeguatamente bilanciato con l'esigenza di salvaguardare la certezza dei rapporti giuridici e la stabilità delle situazioni consolidatesi nel tempo, in ossequio ai principi di buona fede e di tutela dell'affidamento del privato. Pertanto, il provvedimento di annullamento in autotutela di una concessione edilizia in sanatoria, adottato a distanza di oltre 27 anni dalla sua emanazione, senza che vi siano ragioni di particolare gravità che giustifichino il ritardo, è illegittimo per violazione dell'art. 21-nonies della legge n. 241/1990, in quanto determina un inaccettabile sacrificio del legittimo affidamento del titolare del provvedimento annullato.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/01/2023

N. 01524/2023 REG.PROV.COLL.

N. 16235/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 16235 del 2022, proposto dalla società Medit S.r.l., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Paolo Paolucci, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Ardea, in persona del Sindaco p.t., Regione Lazio, in persona del Presidente p.t., non costituiti in giudizio;

per l'annullamento

previa sospensione dell’efficacia:

- del provvedimento numero registro generale 74 del 21.09.2022 con cui il Comune di Ardea ha annullato la concessione edilizia in sanatoria n. 140 del 12.01.1995, limitatamente all'ed…

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