Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 505 del 2012

ECLI:IT:TARLAZ:2012:505SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo è inammissibile per carenza di interesse qualora l'amministrazione abbia già provveduto sull'istanza del ricorrente prima della proposizione del ricorso stesso. In tali casi, essendo venuto meno l'interesse del ricorrente alla decisione del ricorso, il giudice amministrativo non può pronunciarsi nel merito della controversia, ma deve dichiarare l'inammissibilità del ricorso. La compensazione delle spese processuali è giustificata dalla sussistenza di ragioni oggettive che rendono equo tale provvedimento, come l'intervenuta definizione della questione controversa prima della proposizione del ricorso. Il giudice amministrativo, nel dichiarare l'inammissibilità del ricorso per carenza di interesse, non entra nel merito della legittimità dell'atto impugnato, ma si limita a rilevare l'assenza di un interesse attuale e concreto del ricorrente alla decisione della controversia.

Sentenza completa

N. 06367/2011
REG.RIC.

N. 00505/2012 REG.PROV.COLL.

N. 06367/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6367 del 2011, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via dei Gelsi N. 3/A - 3/B;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del Ministro p.t., rappresentato e difeso dall'Avvocatura Dello Stato, domiciliata per legge in Roma, via dei Portoghesi, 12; Questura di Roma;

per l'annullamento

del silenzio rifiuto sull'istanza di rinnovo del permesso di soggiorno presentata in data 4.12.2007.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in g…

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