Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2864 del 2022

ECLI:IT:TARNA:2022:2864SENT

Massima

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Il vincolo paesaggistico imposto su un'area, anche di natura relativa, esclude la possibilità di ottenere il condono edilizio per opere edilizie abusive che comportino la realizzazione di nuove superfici e nuova volumetria, in quanto tali interventi non rientrano nelle tipologie di abusi "minori" suscettibili di sanatoria ai sensi dell'art. 32, commi 26 e 27, del d.l. n. 269/2003, convertito in l. n. 326/2003. Ciò in quanto la normativa sul condono edilizio ha introdotto una disciplina più severa e rigorosa rispetto ai precedenti condoni, escludendo la possibilità di ottenere la sanatoria in presenza della vigenza di un vincolo di inedificabilità, anche relativa, apposto prima della realizzazione delle opere e della difformità delle stesse rispetto alle disposizioni urbanistiche. Pertanto, la valutazione dell'abuso edilizio deve essere effettuata in maniera complessiva e non atomistica, considerando l'insieme delle opere realizzate e il loro impatto edilizio e urbanistico, senza che possa rilevare la presentazione di distinte e successive istanze di condono al fine di far considerare ciascun intervento singolarmente. Inoltre, l'impossibilità di condonare l'abuso rende superflua l'acquisizione del parere dell'Autorità preposta alla tutela del vincolo, in quanto tale Autorità non avrebbe potuto esprimersi in senso diverso in presenza dell'ostacolo impeditivo contenuto nella norma. Infine, il provvedimento di diniego del condono e l'ordinanza di demolizione sono atti vincolati che non richiedono una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse, ulteriori rispetto a quelle inerenti al ripristino della legittimità violata, essendo sufficiente il mero rinvio alla normativa violata.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/04/2022

N. 02864/2022 REG.PROV.COLL.

N. 04669/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4669 del 2017, proposto da
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso il suo studio in Napoli, al viale ((omissis)) n.19;

contro

Comune di Piano di Sorrento, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso il suo studio in Napoli, alla via ((omissis)) n. 3;

per l’annullamento,

previa sospensione dell’efficacia,

dell’ordi…

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