Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 10718 del 19 marzo 2012

ECLI:IT:CASS:2012:10718PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la concessione delle attenuanti generiche e la determinazione della pena, gode di ampia discrezionalità, sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o arbitrarietà. Il giudice di merito, nel motivare il diniego delle attenuanti generiche e la quantificazione della pena, può fare riferimento a elementi oggettivi come la quantità e qualità della sostanza stupefacente detenuta, il ruolo svolto dall'imputato nell'ambito dell'attività illecita, nonché il suo comportamento processuale, senza essere tenuto a un'analitica confutazione di tutte le argomentazioni difensive. La disparità di trattamento sanzionatorio rispetto a coimputati separatamente giudicati non costituisce di per sé vizio della motivazione, qualora il giudice abbia adeguatamente giustificato le diverse valutazioni operate in relazione alle specifiche condotte e circostanze di ciascun imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARZANO Francesco - Presidente

Dott. GALBIATI Ruggero - Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

Dott. MONTAGNI Andrea - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 278/2011 CORTE APPELLO di MILANO, del 23/05/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/02/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANDREA MONTAGNI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. STABILE Carmine che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza in data 23.05.2011, la Co…

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