Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza breve n. 3046 del 2024

ECLI:IT:TARNA:2024:3046SENB

Massima

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Il diritto all'abitazione, pur costituendo un valore costituzionalmente garantito, non può essere tutelato in termini assoluti, dovendo essere contemperato con altri interessi di pari rango, quali l'ordinato sviluppo del territorio e la salvaguardia dell'ambiente. Pertanto, il preteso "diritto all'abitazione" non può comprendere la legittimazione all'occupazione abusiva di immobili pubblici, né il suo mantenimento una volta che l'occupazione sia stata effettuata, in quanto ciò sacrificherebbe il concorrente diritto proprietario del soggetto pubblico titolare, il cui uso è disciplinato per legge coerentemente con la funzione impressa e non può essere condizionato o limitato dalle condotte degli occupatori che tale funzione (e tale naturale destinazione) venissero unilateralmente a modificare. L'autorità amministrativa ha facoltà di procedere in via amministrativa, avvalendosi dei mezzi ordinari a difesa della proprietà e del possesso, per la tutela dei beni patrimoniali indisponibili, come nel caso di alloggi di servizio destinati a custodi di impianti sportivi comunali, la cui concessione in godimento è correlata al nesso funzionale fra il servizio espletato e l'alloggio medesimo, cosicché all'atto della cessazione del servizio il godimento diviene sine titulo, con possibilità di ricorso ai poteri di autotutela esecutiva, senza che occorra alcuna motivazione sotto il profilo della comparazione dell'interesse della parte pubblica, legittimamente indicato nella necessità di ripristino della legalità e di destinazione del cespite occupato alle sue finalità istituzionali, con quello della parte occupante sine titulo. Il lungo lasso di tempo per il quale si è protratta l'occupazione sine titulo non vale a fondare alcun affidamento tutelabile, deponendo anzi per la necessità di un celere ripristino della disponibilità del bene a servizio della prevista funzione, per cui l'attività amministrativa all'uopo posta in essere non può che dirsi vincolata.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/05/2024

N. 03046/2024 REG.PROV.COLL.

N. 01915/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 1915 del 2024, proposto da
-OMISSIS--OMISSIS- rappresentato e difeso dagli avvocati Massimiliano Falco e Iolanda Lago, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia, e domicilio fisico eletto presso il loro studio, in Napoli, in via S. Tommaso d’Aquino n. 33;

contro

Comune di Napoli, in persona del Sindaco legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Antonio Andreottola e Carla D'Alterio, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia, e domicilio fisico eletto in Napoli, in piazza Municipio, Palazzo San Giac…

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