Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 57566 del 19 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:57566PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il possesso di una quantità di sostanza stupefacente superiore ai limiti tabellari non determina automaticamente la presunzione di destinazione della droga a fini di spaccio, dovendo il giudice valutare globalmente, sulla base di tutti gli elementi di prova acquisiti, se le modalità di presentazione e le altre circostanze dell'azione siano tali da escludere una finalità meramente personale della detenzione. Pertanto, il giudice di merito può legittimamente affermare la sussistenza di una condotta di detenzione a fini di spaccio quando, oltre al dato ponderale, emergano ulteriori elementi probatori quali la suddivisione della sostanza in singole dosi termosaldate e le modalità di occultamento e disfacimento della stessa, i quali, nel loro complesso, consentano di escludere in modo ragionevole la destinazione della droga per uso personale dell'imputato. Tale valutazione, fondata su una disamina complessiva degli elementi di prova acquisiti, non può ritenersi affetta da vizi logici o giuridici, né in contrasto con il principio dell'affermazione della colpevolezza oltre il ragionevole dubbio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza in data 08/02/2018 della Corte d'appello di Salerno;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CORBO Antonio;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. DALL'OLIO Marco, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa in data 8 febbraio 2018, la Corte di appello di Salerno ha c…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.