Cassazione penale Sez. II sentenza n. 24561 del 11 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:24561PEN

Massima

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Il reato di indebita utilizzazione di carta di credito, ai sensi del D.L. n. 143 del 1991, art. 12, convertito in L. n. 197 del 1991, si configura quando l'agente, senza esserne il titolare, effettua transazioni attraverso la rete internet previa immissione dei dati della carta di credito altrui, acquisiti fraudolentemente con mezzi telematici, a prescindere dal fatto che il documento non sia stato materialmente in suo possesso. Tale condotta è penalmente rilevante indipendentemente dal conseguimento di un profitto per il soggetto agente o dal verificarsi di un danno per il legittimo titolare della carta, non essendo necessario ai fini della consumazione del reato che la transazione giunga a buon fine. La fattispecie di cui all'art. 12 del D.L. n. 143 del 1991 assorbe il reato di truffa, essendo quest'ultimo assorbito dalla più specifica previsione normativa. La responsabilità penale dell'agente può essere accertata sulla base di elementi probatori indiziari, come l'intestazione a suo nome dell'utenza fissa utilizzata per le transazioni illecite, senza che sia necessario l'accertamento di ulteriori elementi di prova diretti a individuare lo specifico utilizzatore. La motivazione della sentenza che abbia correttamente ricostruito la responsabilità penale dell'imputato non può essere censurata per vizi logici o contraddittorietà, salvo che non emergano macroscopiche evidenze in tal senso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. IASILLO A. - rel. Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. DI MARZIO F. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

Sul ricorso proposto da:

Avvocato (OMISSIS), quale difensore di (OMISSIS) (n. il (OMISSIS)),

avverso la sentenza della Corte d'appello di Caltanissetta, I Sezione Penale, in data 06.06.2013;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere IASILLO Adriano;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, dottor SCARDACCIONE ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio per remissione di querela.

OSSERVA

Con senten…

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