Cassazione penale Sez. I sentenza n. 48273 del 20 novembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:48273PEN

Massima

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Il provvedimento di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza impone al soggetto sottoposto a tale misura di prevenzione il divieto di allontanarsi dalla propria abitazione in orari non consentiti e di frequentare pregiudicati, a pena di incorrere nel reato di violazione degli obblighi inerenti alla misura di prevenzione. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza di tali violazioni, deve accertare in modo puntuale e congruo la condotta tenuta dall'imputato, senza limitarsi ad un mero riscontro formale dei fatti, ma verificando la effettiva ascrivibilità delle condotte contestate, anche in relazione a eventuali giustificazioni addotte dall'interessato. Tuttavia, il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione è circoscritto all'esame della correttezza giuridica della motivazione adottata dal giudice di merito, senza poter riesaminare nel merito le risultanze probatorie, salvo che non emergano vizi logici o contraddittorietà insanabili. L'inammissibilità del ricorso per cassazione, in quanto preclusiva della formazione di un valido rapporto di impugnazione, esclude la rilevabilità d'ufficio della eventuale prescrizione dei reati maturata dopo la pronuncia della sentenza di secondo grado.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. NOVIK Adet Toni - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico G. - rel. Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 575/2011 CORTE APPELLO di MESSINA, del 21/06/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/11/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENRICO GIUSEPPE SANDRINI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Delehaye Enrico, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza in data 21.06.2013 la Corte d'Appell…

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