La contestazione della circostanza aggravante del fatto commesso da più persone riunite, di cui all'art. 585 c.p., comma 1, non può ritenersi contenuta nella semplice contestazione del concorso di persone nel reato ai sensi dell'art. 110 c.p. Ai fini della configurabilità di tale aggravante, è necessario che la formulazione dell'imputazione contenga una chiara e precisa indicazione degli elementi costitutivi della fattispecie circostanziale, con particolare riferimento agli effetti fisici e psicologici prodotti sulla vittima a causa della pluralità degli aggressori e della loro simultanea presenza, i quali abbiano eliminato o ridotto la sua forza di reazione. In assenza di tale specifica contestazione, la circostanza aggravante non può essere ritenuta sussistente, neppure attraverso un autonomo percorso valutativo del giudice, dovendo la scelta operata dalla pubblica accusa tra le possibili conclusioni qualificative essere portata a conoscenza della difesa. La mera prospettazione in fatto degli elementi materiali della fattispecie circostanziale non è sufficiente a integrarne una valida contestazione.