Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 17692 del 28 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:17692PEN

Massima

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Il reato di oltraggio a pubblico ufficiale di cui all'art. 341-bis c.p. tutela il buon andamento della pubblica amministrazione, per cui è sufficiente che le espressioni offensive rivolte al pubblico ufficiale possano essere udite dai presenti, in quanto tale potenzialità costituisce un aggravio psicologico che può compromettere la prestazione del pubblico ufficiale, disturbandolo mentre compie un atto del suo ufficio perché gli fa avvertire condizioni avverse, per lui e per la pubblica amministrazione della quale fa parte, e ulteriori rispetto a quelle ordinarie. Pertanto, non è necessario che gli astanti sentano effettivamente le parole oltraggiose, essendo sufficiente che abbiano la possibilità di udirle o, comunque, di rendersi conto del comportamento oltraggioso, in quanto la presenza di astanti è condizione atta a rendere più impegnativa la prestazione del pubblico ufficiale. Il reato di oltraggio a pubblico ufficiale è quindi integrato dalla mera possibilità che le espressioni lesive possano essere udite dai presenti, poiché tale potenzialità può già compromettere il buon andamento della pubblica amministrazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESAT PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - rel. Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/03/2013 della CORTE APPELLO di L'AQUILA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udito in PUBBLICA UDIENZA del 21/04/2016, la relazione svolta dal Consigliere ANGELO COSTANZO;
Udito il Procuratore Generale in persona del OSCAR CEDRANGOLO che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
sentito l'avvocato (OMISSIS), in difesa di (OMISSIS), che si e' riportato ai motivi del ricorso chiede…

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