Il concorso di persone nel reato, ai sensi dell'art. 110 c.p., richiede un apprezzabile contributo causale, materiale o morale, alla realizzazione dell'evento delittuoso, caratterizzato dalla coscienza e volontà di arrecare un contributo concorsuale. Tale contributo può essere di qualsiasi genere ed è ravvisabile nella condotta di chi abbia fornito uno stimolo all'azione o comunque un maggior senso di sicurezza nella propria condotta all'autore principale del fatto reato. Pertanto, ai fini del riconoscimento del concorso, è necessaria una valutazione rafforzata del fatto, al fine di individuare con precisione la condotta integrante il concorso e il relativo apporto causale alla realizzazione dell'evento. L'aggravante dei futili motivi, invece, ricorre quando la determinazione criminosa sia stata indotta da uno stimolo esterno di tale levità, banalità e sproporzione, rispetto alla gravità del reato, da apparire, secondo il comune modo di sentire, assolutamente insufficiente a provocare l'azione criminosa e da potersi considerare, più che una causa determinante dell'evento, un mero pretesto per lo sfogo di un impulso violento.